Potosì, Bolivia
Viaggio all’inferno
Appollaiata a 4.100 metri d’altitudine, Potosì è la città più alta del mondo. Dal XV al XVIII secolo fu in assoluto la città più popolata dell’epoca e fece la fortuna del regno di Spagna, grazie all’argento delle sue miniere, estratto dagli schiavi indiani e africani, sopravvissuti nelle stive alla traversata dell’oceano. Nel giro di tre secoli sette milioni di loro morirono scavando il cerro ricco (la montagna sacra). Oggi è la città più povera della Bolivia.
Le condizioni attuali di lavoro dei minatori sono drammatiche e i salari insufficienti a garantire alle loro famiglie condizioni di vita dignitose. I bambini spesso sono obbligati a lasciare la scuola per andare a lavorare in miniera.