Incontro: LA FOTOGRAFIA SOCIALE | Cento (Fe)

Incontro con Giulio Di Meo 
Fotoclub Guercino – Cento (Fe) 
Lunedì 18 febbraio 2019 – Ore 21.00

Lo storico Fotoclub Guercino di Cento (Fe) ospiterà, lunedì 18 febbraio, il fotoreporter Giulio Di Meo per un incontro sulla fotografia sociale. Durante la serata Di Meo parlerà del suo modo di intendere il reportage attraverso una fotografia del quotidiano, che non “urla”, che non alza la voce. Una fotografia che cerca di comunicare e, al tempo stesso, di realizzare azioni concrete attraverso il sostegno a progetti sociali nelle realtà documentate. Verranno presentati gli ultimi libri e progetti dell’autore: da Sem Terra: 30 anni di storia, 30 anni di volti, una raccolta di ritratti nata per celebrare i trent’anni del Movimento Sem Terra e per raccogliere fondi per la Scuola Nazionale Florestan Fernandes (ENFF) a Pig Iron (2013), un libro sulle gravi ingiustizie sociali e ambientali commesse dalla multinazionale Vale in Brasile, a Il deserto intorno (2015), un racconto fotografico sulla vita nei campi profughi Saharawi.

Una serata per parlare e riflettere sul ruolo del fotoreportage, sull’importanza delle fotografie come strumento di documentazione e al tempo stesso come custodi della memoria. Immagini che danno vita ad una variegata geografia della vita umana, in tutte le sue forme e in tutti i suoi bisogni. In tempi in cui sempre di più corriamo il rischio di arroccarci nelle nostre convinzioni, la fotografia dovrebbe costringerci alla memoria del presente, consegnando alla nostra vista i volti di altri uomini che vivono questo pianeta oggi, contemporaneamente a noi: non tutti vivono come noi, non tutti sono come noi, non tutti sono quello che noi immaginiamo. I loro volti si animano su sfondi che non sono quelli della nostra esperienza e aprono, allargano, valicano i confini che avevamo comodamente posto al nostro modo di intendere la vita.
Ed ecco allora che questa “geografia dell’umanità” si fa composita, multiforme, inquietante e mette in crisi, se lo vogliamo, le nostre certezze. Narrando questa geografia la fotografia può diventare veicolo per un cambiamento personale, sociale e politico, attraverso immagini che non restano un semplice sguardo pietoso ma diventano strumento per contribuire alla costruzione di una società meno arroccata e prepotente.

Verrà inoltre presentata Witness Journal, la prima rivista italiana di fotogiornalismo on-line, di cui Di Meo è photo editor.