Workshop di fotografia sociale in Colombia con Giulio Di Meo, in collaborazione con Arcs, Arci Firenze e Viva la Ciudadanía. Dal 2007 l’ARCI e la sua ONG (ARCS) promuovono e organizzano dei workshop di reportage fotografico, tenuti dal fotografo Giulio Di Meo, con l’obiettivo di avvicinare i giovani a determinate realtà e problematiche, attraverso la fotografia sociale. Tra le proposte per il 2018 vi è quella di un workshop di fotografia sociale da svolgersi a Bogotà e in alcuni contesti rurali e urbani della Colombia. La Colombia è un Paese ricco di diversità culturali e naturali in cui indigeni, contadini e afrocolombiani con le loro tradizioni, culture musicali e prodotti culinari fanno sì che ogni regione sia una realtà originale e distinta dalle altre.
Nonostante il suo vasto patrimonio culturale e la sua ricchezza naturalistica, la Colombia è conosciuta soprattutto per essere un Paese dilaniato da un conflitto tra Stato, guerriglieri e gruppi paramilitari, che ha dato vita ad una guerra che, in più di 60 anni, ha prodotto numerose vittime e sfollati interni. Nel 2016, le FARC – EP e il Governo di Juan Manuel Santos hanno firmato un accordo di pace e da quel giorno collaborano insieme per costruire una Colombia più giusta e democratica.
Alternando gli incontri teorici e pratici sulla fotografia sociale a incontri di approfondimento sulla storia colombiana, in nove giorni di workshop i partecipanti saranno proiettati in contesti molto diversi tra loro, permeati di partecipazione dal basso e resistenza.
Foto di Ruggero Manzotti
Programma: Giorno per giorno, il workshop si svilupperà con una serie di tour fotografici durante i quali saranno presentati vari aspetti della realtà colombiana. Si visiteranno aree rurali e urbane, per far comprendere ai partecipanti la complessità del Paese e, allo stesso tempo, per insegnare loro le principali indirizzi della fotografia sociale e le tecniche con cui raccontare la società. Una tappa del nostro tour prevede la visita di Popayán, città in stile coloniale e capoluogo della regione Cauca. In questa cittadina, nel sud della Colombia, i partecipanti al workshop avranno modo di confrontarsi con le donne beneficiare del progetto di “Escuelas de Liderazgo Democratico” e conoscere gli spazi di formazione cittadina e partecipazione democratica del municipio. Si visiteranno poi i quartieri e le aree meno turistiche di Bogotà: il centro storico, i suoi principali monumenti e luoghi di interesse. Inoltre si avrà modo di visitare il municipio di Sumapaz, situato in un contesto naturale unico, caratterizzato dal páramo – ecosistema tipico delle Ande – più grande del mondo. Qui conosceremo la realtà di resistenza di una comunità di contadini dell’altopiano andino che ha costituito una Zona de Reservas Campesina. Sempre sulle Ande, si visiterà il centro abitato di Duitama, nel Dipartimento di Boyacá, dove le comunità locali si sono auto-organizzate per la gestione partecipativa dell’acquedotto comunitario. Ai partecipanti italiani si affiancheranno alcuni giovani colombiani appassionati di fotografia. Il corso, infatti, oltre all’obiettivo di guidare i partecipanti nello sviluppo di un progetto fotografico, è anche un’esperienza di scambio, confronto e dialogo tra Italiani e Colombiani.
Durante il corso si analizzeranno le diverse fasi che compongono la realizzazione di un reportage: l’idea, la pianificazione del progetto, il lavoro sul campo, l’editing e la presentazione finale del progetto. Ogni giorno si andrà in giro a fotografare, provando a catturare “istantanee” che raccontino la vita e le attività di comunità urbane o rurali. Le serate saranno, invece, dedicate all’editing delle foto scattate, con discussione e confronto tra i vari partecipanti. Quotidianamente saranno selezionate le immagini migliori che andranno a formare, alla fine del corso, il portfolio personale. Con le foto più rappresentative saranno realizzate una presentazione multimediale e una mostra collettiva sia in Colombia sia in Italia.
Foto di Ruggero Manzotti
Date del workshop: 15-23 marzo 2018
Luogo: Bogotà, Popayan, Sumapaz, Boyacá
Costo del workshop: La quota di partecipazione è di 1.800 euro e comprende viaggio A/R, vitto, alloggio, assicurazione, spostamenti interni e ogni altro costo riferito alla realizzazione del corso in loco.
Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte fino al 03 febbraio 2018. Per iscriversi al campo occorre inviare la scheda d’iscrizione scaricabile dal sito ARCS, inviare una prima rata della quota di partecipazione e leggere con attenzione il regolamento per i workshop fotografici. Gli iscritti saranno contattati subito dopo la scadenza del campo per effettuare il versamento della quota entro i termini stabiliti da ARCS.
Alloggio: Si alloggerà in ostelli o stanze doppie presso case private.
Proseguimento delle attività dopo il campo: È prevista la realizzazione di una mostra fotografica in Colombia e una in Italia con gli scatti dei partecipanti, che potranno così raccontare la propria esperienza e compiere un reale lavoro di sensibilizzazione sulle tematiche sociali documentate.
ARCS è l’Ong del sistema ARCI. Nasce nel 1985 con l’obiettivo di perseguire, nell’ambito della solidarietà, della cooperazione, del volontariato internazionale, l’affermazione del processo di partecipazione democratica attiva delle cittadine e dei cittadini, attraverso la promozione di tutte le forme di aggregazione e associazionismo civile, per un mondo di diritti globali e di pace, più giusto e socialmente sostenibile. ARCS organizza ogni anno campi di lavoro allo scopo di promuovere le relazioni tra i membri dell’associazione e i beneficiari dei progetti ARCS all’estero.
Il Comitato territoriale di Firenze è il più grande d’Italia di ARCI per numero di basi associative con circa 300 tra circoli, case del popolo, e associazioni culturali. ARCI Firenze rappresenta e racchiude un universo di soggetti diversi, in rete tra loro, che sul territorio si occupano di cultura, di promozione sociale, di solidarietà e diritti. Nati come luoghi di educazione popolare, in cui favorire l’accesso dei lavoratori agli strumenti e ai linguaggi della cultura, i Circoli ARCI rappresentano oggi luoghi in cui volontariamente, i soci si dedicano alla propria comunità, portando avanti iniziative dall’alto valore sociale e proposte culturali spesso d’avanguardia, costruendo giorno dopo giorno un sistema in cui si intrecciano impegno e cultura.
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