GENOVA 2001. UNA FERITA APERTA
La storia di Carlo e i giorni del G8 a ventitré anni di distanza
Workshop di fotografia documentaria con Giulio Di Meo
19/21 luglio 2024 | Genova
“…per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti.”
Fabrizio De Andrè
In occasione dell’anniversario della tragica uccisione di Carlo Giuliani, durante le manifestazioni del G8 a Genova nel 2001, il fotografo Giulio Di Meo propone, per il secondo anno, un workshop per ripercorrere i luoghi che furono teatro di quei giorni, per approfondire cosa resta degli eventi e cosa da quegli eventi è scaturito e anima il cuore resistente di Genova.
Tre giorni per seguire da vicino e testimoniare attraverso un racconto fotografico le iniziative che si terranno in città, organizzate grazie all’incessante lavoro dell’associazione “Comitato Piazza Carlo Giuliani” e alla volontà di tanti di non seppellire questa triste pagina di storia recente del nostro Paese.
Il workshop sarà anche un’opportunità per riflettere sul ruolo della fotografia documentaria, sull’importanza delle immagini come testimonianza, sulla loro natura ambigua e sull’uso distorto che ne può essere fatto. Si approfondirà la fotografia come strumento privilegiato per indagare il rapporto complesso del ricordo, tra presente, passato e futuro, si ragionerà sulla sua capacità di alimentare e rinnovare la memoria. Guarderemo e analizzeremo il racconto per immagini di quelle giornate, interrogandoci sull’utilizzo delle fotografie prodotte e sul loro essere “certificati di presenza”, che nel corso del tempo servono a definire la traccia del nostro stare al mondo.
Date del workshop: 19/21 luglio 2024 | Genova
In collaborazione con: Comitato Piazza Carlo Giuliani
Programma: 20 luglio 2001. La città ligure è blindata. Inizia il summit tra i grandi del mondo. Dall’altra parte l’enorme risposta del movimento no-global con 300mila persone a rivendicare un altro modello di sviluppo al grido di ‘un altro mondo è possibile’.
Poi gli scontri, i lacrimogeni, le violenze, gli spari, il sangue, la Diaz: 560 feriti, 360 arrestati e fermati, 25 milioni di euro di danni, 62 manifestanti e 85 appartenenti alle forze dell’ordine sotto processo. Saranno questi i numeri dei “fatti di Genova”, ma ne manca uno, quello di Carlo Giuliani. Ammazzato a vent’anni e rimasto senza giustizia, senza un processo.
Nelle giornate dell’anniversario ripercorreremo quelle strade e quei luoghi: il quartiere Foce tra via Tolemaide ed il mare, palcoscenico dei terribili scontri tra manifestanti e forze dell’ordine quel venerdì di 22 anni fa; piazza Alimonda, dove Carlo cadde in una pozza di sangue; la scuola Diaz, che fu teatro dei pestaggi da «macelleria messicana», poco distante, ma anche il centro della città, in quei giorni off limits perché zona rossa dedicata agli incontri ufficiali fra capi di stato.
Il 20 luglio 2001 doveva essere la giornata di una grande manifestazione pacifica che era riuscita a riunire nello stesso luogo un enorme numero di associazioni di diversa estrazione nell’urgenza di affermare valori universali come l’uguaglianza, il diritto al lavoro ed alla casa, la solidarietà, il pacifismo, l’anti-razzismo, il rispetto dell’uomo e dell’ambiente, la non omologazione in schemi imposti dalle spinte globaliste. Il 20 luglio 2001 si trasformò nella più grande crisi contemporanea fra uno Stato autoritario e i propri cittadini inermi; fu uno spartiacque in grado di spazzare via l’illusione collettiva di migliaia di persone.
Si ripercorreranno quei momenti di profonda paura e dolore, e si cercherà di cogliere soprattutto tutta l’energia costruttiva scaturita in quei giorni, attraverso le parole dei familiari di Carlo e dei testimoni diretti di quell’esperienza. Carlo è un seme da cui ogni anno germogliano iniziative necessarie per mantenere viva la memoria, la speranza, l’azione civile. Tante delle lotte di questi ultimi vent’anni nascono qui.
Piazza Alimonda, dunque, non come simbolo di morte e violenza ma come luogo di vita e di memoria. Genova diventa anche il luogo delle possibilità della storia: queste giornate di luglio sono anche il momento in cui costruire le condizioni per realizzare oggi ciò che purtroppo vent’anni fa non è stato. Per questo è un luogo dove tornare.
Questo workshop sarà poi un’occasione per riflettere sul ruolo della fotografia come fonte testimoniale negli eventi di cronaca. Un mezzo che permette di “registrare” ciò che accade, esposto però, per sua natura, a innumerevoli interpretazioni, che paradossalmente possono condurre molto lontano dalla realtà storica. L’ambiguità delle immagini sarà analizzata nelle fasi di editing e di approfondimento, sia attraverso esempi paradigmatici di autori noti, sia attraverso le fotografie stesse prodotte dai partecipanti al workshop. Attraverso queste riflessioni si potrà comprendere in maniera più approfondita il potere delle fotografie e la relativa responsabilità nella loro diffusione. Il racconto visuale ha il potenziale di portare all’attenzione di molti storie ignorate, ma può al contempo generare delle “verità” di comodo a discapito delle fasce più deboli.
Al termine del workshop l’obiettivo sarà anche quello di creare un lavoro collettivo, con restituzione pubblica attraverso l’allestimento di una mostra presso l’archivio “Lorusso-Giuliani” di Bologna. Tale archivio, che raccoglie un’enorme quantità di documenti relativi alle inchieste che hanno indagato i fatti di Genova, appare il luogo ideale in cui aggiungere un altro tassello a questo mosaico di memorie che ogni anno da vent’anni si ravviva e si arricchisce.
Venerdì 19 luglio 2024
Ore 09:00-11:00 Presentazione e lezione introduttiva sul reportage e la fotografia documentaria
Ore 11:00-13:00 Incontro con la famiglia Giuliani
Ore 15:00-19:00 Uscita fotografia “La Città vecchia”
Ore 20:00-22:00 Lezione “La fotografia come testimonianza. La bugia delle immagini” e prima sessione di editing e selezione dei lavori
Sabato 20 luglio 2024
Ore 11:00-13:00 La scuola Diaz: incontro con un testimone
Ore 15:00-19:00 Piazza Alimonda
Ore 20.00-22.00 Lezione “Fotografia e memoria, tra passato, presente e futuro” e seconda sessione di editing e selezione dei lavori
Domenica 21 luglio 2024
Ore 10:00-13:00 Le strade del G8 e torneo di calcio
Ore 14:00-18:00 Sessione di editing finale, critica e selezione dei lavori
Costo del workshop: La quota di partecipazione è di 200 euro.
Requisiti: Il workshop è rivolto a tutt* e non richiede conoscenze fotografiche “tecniche” specifiche.
Prodotti finali: pubblicazione delle foto degli studenti sul sito del fotografo e realizzazione di un prodotto multimediale del lavoro collettivo.
Iscrizioni: Per iscriversi o avere informazioni scrivere all’indirizzo info@giuliodimeo.it