MUNDU CAMINI

Workshop di fotografia sociale con Giulio Di Meo e Nicola Zolin

09/10/11/12 settembre 2021 – Camini (Rc)

 

Non siamo mai stati
Così lontani da casa.
I nostri silenzi sono crepe
In cui si infila il mare
Le nostre cicatrici
Qui schiariscono al sole
Le nostre parole spezzate
Entrano nelle case e nei vicoli,
Mutano in risate di bambini,
Diventano voci nuove,
Diventano famiglia.
Non siamo mai stati così vicini a casa.

Camini per me è stato per un attimo annullarmi, dimenticare chi sono per scivolare nelle vite di altri, fugacemente, ma con tutta me stessa. E’ stato scoprire i molti modi in cui si declinano la cura e l’amore per gli altri. E’ vedere come l’amore possa tradursi in cibo, in una festa in piazza, in così tanti abbracci, in una mattinata spesa a pulire case che presto accoglieranno nuovi ospiti.

Camini è stato colore:

il blu acceso del vestito di una ragazza africana che cammina tra i vicoli;

l’arancio dei fichi d’India sbucciati per noi da Agostino;

gli occhi azzurri, limpidissimi di un bambino tunisino;

tutti i colori delle stoffe nel laboratorio di tessitura.

Camini sono le mani miracolose di Cosmano, che non si fermano mai e che ho visto pulire peperoncini, portare mobili, sistemare stanze e tirar su muri.

E’ il calamaro fritto che una famiglia ha voluto condividere con me perché passavo davanti alla loro porta proprio all’ora di pranzo. E’ la fiducia e la naturalezza con cui i bambini si arrampicano in braccio a noi, che siamo degli sconosciuti. E nel vederli sorridere, giocare, tuffarsi tra le braccia di tutti mi sono resa conto di quanto questo luogo sia casa e speranza.

Camini ci racconta che nelle vite degli altri bisogna entrare con delicatezza, perché i dolori a cui ci avviciniamo sono a volte troppo grandi per poter essere spiegati e per poter essere compresi; però ci dice anche che possiamo accoglierli, questi dolori, e dare loro lo spazio, il tempo e il modo per provare a guarire.

Camini è il sorriso incantevole di Douaa, le lacrime di commozione di Monday, la passione per la fotografia di Adel e di Mohammed, un vecchio articolo di giornale su cui Angelo ha scritto “Speriamo bene” prima di partire per venire qui.

A Camini sono sicura che abbiamo lasciato la parte migliore di noi, quindi prima o poi sicuramente ci toccherà tornare. Grazie.

Anna Cogo

 


Ripensandoci ora sembra impossibile che l’esperienza a Camini sia durata appena 4 giorni.

Il paese, nonostante le giornate piovose, ha sprigionato fin da subito un calore umano enorme che scalda i ricordi di tutti gli incontri fatti. Partendo dalla piazza centrale e seguendo i vicoli del borgo si incrociano i laboratori, l’asilo ed il doposcuola, la fattoria didattica, le case delle famiglie residenti, la sede centrale della Cooperativa “Jungi Mundu”sempre in fermento con nuove attività ma soprattutto i volti degli abitanti. Molti di questi volti in questi giorni si sono “svelati” attraverso il racconto di stralci di storie personali ed aspettative future. Nonostante le oggettive difficoltà del vivere in una piccola comunità che cerca di autosostenersi umanamente e materialmente attraverso le varie attività, emerge una grande resilienza ed empatia reciproca; si percepiscono la fatica e contemporaneamente l’energia motrice che ha permesso negli anni di far crescere costantemente il progetto. Aver condiviso costantemente la routine quotidiana con gli abitanti ha reso più facile anche realizzare degli scatti che difficilmente possono trasmettere tutta la bellezza e la potenza di queste giornate ma che sicuramente manterranno ancora più vividi i ricordi e stimoleranno la voglia di tornare ad immergersi in questa realtà. Una esperienza rigenerante ed arricchente, la dimostrazione che come direbbe Gene Wilder “si può fare”.

Maria Paola Gentile


 


Ringraziamo per l’accoglienza e la disponibilità Rosario, Giusy, Celestino, Katya, Cosimina, Stefania, Francesco, l’instancabile Filmon, il mitico Cosmano, il monello Pino, la splendida Douaa e tutte le persone e le famiglie del progetto e della Cooperativa Jungi Mundu. Un grande grazie ai meravigliosi maestri dei laboratori: Caterina, Rosy, Franco, Vincenzo, Giuliano, Antony. Un grande grazie ai partecipanti, al fotogiornalista Oreste Montebello, ai cittadini, al Comune di Camini e al suo meraviglioso sindaco, Pino Alfarano e a tutti coloro che hanno reso possibile il progetto.

Fotografie di: Alokla Douaa, Alokla Mohamed, Barbini Amedeo, Cogo Anna, De Martin Elena, Dondoli Paola, Gentile Maria Paola, Monday Edale, Montagna Luisa, Resharsh Adel, Zanasi Nicholas.

Docenti: Giulio Di Meo e Nicola Zolin

Musiche: Circus Clown by Ian Post & Tarantella Sidernese eseguita da Gabriele Trimboli e Domenico Macrì

Workshop organizzato in collaborazione con la cooperativa Jungi Mundu e il Comune di Camini