LATINIA: DAI BINARI AL MARE

Workshop di phototelling con Giulio Di Meo

Latina Photo Day – 04/05 dicembre 2021


Il territorio dell’Agro Pontino corrisponde ad una pianura in gran parte alluvionale delimitata ad ovest e sud dal mar Tirreno, a est dai primi rilievi appenninici dei monti Lepini ed Ausoni, a nord dal medio corso del fiume Astura e dai primi rilievi dei Colli Albani. Nell’epoca imperiale, i Romani, grazie alle loro conoscenze idrauliche, riuscirono a strappare alla palude numerosi terreni e permisero la nascita di alcuni centri lungo la Via Appia che attraversa l’area. Nonostante il paesaggio paludoso e la malaria, il territorio dell’Agro Pontino è stato oggetto d’interesse di scrittori e poeti che ne hanno saputo descrivere l’intensità bucolica. Le colline posano lo sguardo sul mare anch’esso protagonista di narrazioni mitologiche omeriche e virgiliane. Gli antichi romani così come molti pontefici non riuscirono a portare a termine l’opera di bonifica delle paludi. Alcuni tentativi vengono ricordati, come il nome della strada che conduce da Latina verso la Stazione che prende il nome dall’Epitaffio, posto all’incrocio con la via Appia per commemorare la bonifica di Pio VI.

Latina è una delle città più giovani d’Italia, l’architettura degli edifici e della stazione riprendono lo stile del futurismo e del razionalismo tipici dell’epoca fascista. Littoria è il primo nome che fu dato alla città nel 1932, nome simbolico che rientra nello schema di propaganda fascista di riprendere simboli di potere nell’antica Roma: il fascio littorio (il fascio di bastoni di legno legati con strisce di cuoio intorno ad una scure). Per distaccarsi dal fascismo, nel 1944, le autorità del comune decisero di cambiare nome alla città e il nuovo toponimo fu deciso assumendo quello antico del territorio che la circonda, ossia il Latium adiectum, origine del popolo dei latini: fu così che Littoria divenne Latinia.

Il primo nucleo abitativo, indicato come Villaggio Cupido viene a formarsi intorno alla stazione ferroviaria nata ufficialmente il 19 gennaio 1929 quando il Ministero delle comunicazioni ufficializzò la realizzazione della stazione di Littoria (l’attuale stazione ferroviaria di Latina Scalo). La stazione venne inaugurata tre anni dopo alla presenza di Mussolini, giunto da Roma con una automotrice. Latina Scalo nasce e vive intorno alla stazione, luogo centrale anche oggi per il pendolarismo verso la capitale. Il contesto urbano si è adattato a costruire condomini e parcheggi per ospitare e agevolare coloro che affrontano gli spostamenti verso le città. Altro edificio simbolo della zona è lo Zuccherificio la prima industria dell’Agro Pontino, che ha contraddistinto per oltre un sessantennio l’economia del luogo, in seguito riconvertito in una piattaforma logistica di scambio merci e ad oggi in disuso.

Il territorio pontino ha affrontato grandi cambiamenti nell’arco di un secolo, lo hanno trasformato rendendolo un luogo accogliente una comunità frutto di una immigrazione storica. Le generazioni anziane pur riconoscendosi in un luogo e in un periodo storico preciso sono consapevoli che “i contadini del Duce” hanno portato la tradizione della civiltà contadina padana e veneta e che la manodopera di gente da tutta Italia ha favorito, uno straordinario mescolamento di culture e modi di vivere.

Oggi la stazione così come il lungomare di Latina è un luogo di passaggio per gli abitanti della zona che hanno deciso di vivere lontano dalle rumorose città. Passato e futuro rimangono così vicini anche nella piccola frazione di Latina Scalo, quando in un sabato pomeriggio i pensionati ex dipendenti delle Ferrovie dello Stato guardano con tenerezza i ragazzi italiani di seconda generazione, consapevoli che loro sono e saranno futuro e speranza di questo territorio.

Federica Mirto



Workshop organizzato in occasione del Festival Latina Photo Day, un’iniziativa promossa dall’Associazione Fotografica RiScatto.

Fotografi: Laura Alicino, Francesco De Marchis, Agostino Loffredi, Giorgia Marchetti, Stefano Mastrogiacomo, Federica Mirto e Piergiorgio Pellagri.

Musica: Mysteries and Born a Rockstar by Neffex