Incontro: GIULIO DI MEO E LA FOTOGRAFIA SOCIALE | Ferrara

RASSEGNA I GIOVEDI’ AL FOTOCLUB DI FERRARA

Incontro con Giulio Di Meo 

Sala della Musica – Ferrara

Giovedì 30 gennaio 2020 | ore 21.00

 

“Raccontare il mondo ai suoi abitanti, denunciarne la miseria e le prevaricazioni subite dagli ultimi; questo è il compito di quella che amo definire fotografia sociale”

 

Un incontro organizzato dal Fotoclub Ferrara per parlare e riflettere sul ruolo del fotoreportage quale mezzo per comunicare e, al tempo stesso, realizzare azioni concrete attraverso il sostegno a progetti sociali nelle realtà documentate.

Durante la serata Di Meo, fotoreporter impegnato da quasi vent’anni nell’ambito del reportage e della didattica, parlerà del suo modo di intendere il mestiere attraverso una fotografia che non “urla”, che non alza la voce. Immagini che danno vita ad una variegata geografia della vita umana, in tutte le sue forme e in tutti i suoi bisogni. In tempi in cui sempre di più corriamo il rischio di arroccarci nelle nostre convinzioni, la fotografia, come sostiene Di Meo, dovrebbe costringerci alla memoria del presente, consegnando alla nostra vista i volti di altri uomini che vivono questo pianeta oggi, contemporaneamente a noi. Non tutti vivono come noi, non tutti sono come noi, non tutti sono quello che noi immaginiamo, i loro volti si animano su sfondi che non sono quelli della nostra esperienza e aprono, allargano, valicano i confini che avevamo comodamente posto al nostro modo di intendere la vita. Ed ecco allora che questa “geografia dell’umanità” si fa composita, multiforme, inquietante e mette in crisi, se lo vogliamo, le nostre certezze. Narrando questa geografia la fotografia può diventare veicolo per un cambiamento personale, sociale e politico, attraverso immagini che non restano un semplice sguardo pietoso ma diventano strumento per contribuire alla costruzione di una società meno arroccata e prepotente.

Durante la serata verranno presentati gli ultimi libri e progetti dell’autore: da Sem Terra: 30 anni di storia, 30 anni di volti, una raccolta di ritratti nata per celebrare i trent’anni del Movimento Sem Terra e per raccogliere fondi per la Scuola Nazionale Florestan Fernandes (ENFF) a Pig Iron (2013), un libro sulle gravi ingiustizie sociali e ambientali commesse dalla multinazionale Vale in Brasile, a Il deserto intorno (2015), un racconto fotografico sulla vita nei campi profughi Saharawi. Si parlerà inoltre di Witness Journal, prima rivista italiana di fotogiornalismo on-line, di cui Di Meo è Presidente, photo editore redattore. Fondato nel 2007 da Amedeo Novelli, in più di dieci anni sono stati pubblicati 109 numeri della rivista, con quasi 1000 reportage pubblicati. Nel gennaio 2016 Witness Journal è diventata anche un’associazione con l’obiettivo di promuovere la diffusione della cultura fotografica e dell’informazione attraverso le attività editoriali, la formazione in ambito fotogiornalistico e la fotografia come strumento di integrazione e socializzazione.