Salerno, rima d’inverno, o dolcissimo inverno. Salerno, rima d’eternoAlfonso Gatto
Come a volerlo sempre sottolineare, Salerno ama nascondersi, esattamente come i suoi vicoli.
Il salernitano è dietro le luci d’artista, che riposa all’ombra di una palma, eco di spiagge lontane; è dietro i volti dei vecchi che la fanno da padroni, è dietro il fascino della rovina dei palazzi che gioca a calcio, è dietro i colori della frutta e della verdura nei mercati urlanti.
Salerno rima d’eterno o rima d’inferno?
Dietro gli occhi dei giovani che la vivono, la amano e la odiano, Salerno è sempre l’immagine di se stessa, splendidamente racchiusa nella sua costa e nel suo sole dolce anche a Dicembre, che splende come una perla, barbaramente chiusa nelle sue contraddizioni. Il nostro è lo sguardo giovane di chi la ama per quello che è, di chi ha provato a racchiudere in un’immagine gli odori dei vicoli ed il colore della sabbia, senza filtri e senza intenzioni particolari, ma solo per quello che rappresenta per noi; lo sguardo dei giovani che sognano l’America, ma poi muoiono di malinconia dentro quando sognano passeggiate “abbasc u’ mar”, il mare nostro, il mare che è di tutti, la cui voce ci richiama sempre a casa.
Raffaela Mercurio e Maria Linda Pessolano
Straniero, se passi a Salerno
in una notte d’inverno
di luna a mezzo febbraio,
se vedi il bianco fornaio
che batte le mani sul tondo
di quella faccia cresciuta,
ascolta venire dal fondo
degli anni la voce perduta.
Alfonso Gatto
Fotografie di: Angela Avallone, Loredana Barra, Eva Basile, Carmine Ciuccio, Laura D’Amore, Valentina De Pascale, Rosario D’Onofrio, Edda Maiorino, Raffaela Mercurio, Carlo Noviello, Daniele Pascale, Maria Linda Pessolano, Annabella Sandolo.
Musiche: Audionautix – Autumn Sunset | Jeris – Yesterday’s News
Workshop organizzato in collaborazione con Arci Salerno e Informagiovani.