SMALL ITALY BOLOGNA

SMALL ITALY BOLOGNA – Workshop di Street Photography con Giulio Di Meo

“Io fotografo la vita così com’è, se le foto vi sembrano grottesche è perché pensate che lo sia la vita. E’ così? Ognuno di noi è bello e brutto nello stesso tempo, piacevole e spiacevole. Così è fatto il genere umano.”

Martin Parr

Con la disarmante e lucida semplicità che ha sempre contraddistinto il suo modo di essere e di creare, Martin Parr ha condensato in queste poche parole l’essenza di ciò che ha ritratto per tutto il corso della sua carriera. Come ogni fotografo che si sia misurato con la street, Parr ha in molti suoi lavori sfruttato la cornice del turismo per veicolare attitudini e abitudini culturali dei suoi soggetti.

“Tourism is the biggest industry in the world”. Ci ha visto lungo negli anni ’80 Martin Parr, osservando un Occidente – e in special modo la sua Gran Bretagna – alle prese con i primi sintomi di una terziarizzazione dell’economia che avrebbe garantito flussi economici sempre più ingenti nello spostamento per fini ricreativi di migliaia di individui. Parr, lo si è detto, non ha mai rincorso il kitsch, nei cui confronti è stato però estremamente ricettivo. Il suo obiettivo ha saputo magistralmente comunicare quell’estroversione tendente al grottesco propria di certe fasce sociali del Primo mondo, e il turismo rappresenta un fenomeno di massa che ha trovato largo spazio in questa cornice concettuale.

Al giorno d’oggi, in Europa, tante manovre amministrative locali finalizzate alla promozione di un turismo piatto, normalizzato ed impersonale ereditano quel sentore deforme e tragicomico che Parr ha saputo comunicarci nei suoi più fortunati progetti. La Bologna dell’amministrazione Merola sembra trovarsi ad affrontare la prova del nove della messa in mostra e dell’autopromozione, perseguendo un rilancio suo profilo turistico in grado competere con quello di altre grandi città italiane.

In questo contesto, la fotografia trova un terreno più che fertile. Il mezzo della street photography presenta, infatti, infinite possibilità di raccontare questo cambiamento in corso, e di mostrare l’immagine moderna che i nuovi investimenti turistici locali si propongono di dare alla nostra città. L’obiettivo si ritrova, così, a misurarsi con una ben precisa declinazione del turismo, cartina al tornasole del restyling urbano ed efficace termometro di misurazione del progetto di quella che alcuni hanno definito “città vetrina”.

Una Bologna messa a nuovo, proiettata verso un futuro che per costruirsi ha bisogno di volgere lo sguardo alle tradizioni locali, inquadrate in moderne e luminose cornici spersonalizzanti. Gli investimenti nel rilancio del Made in Italy – nella sua nuova declinazione bio ed ecosostenibile – muovono, dunque, lo sguardo del visitatore dal mercato del Quadrilatero alle porte di FICO Eataly World, verso le nuove frontiere del greenwashing e della massimizzazione pianificata del settore enogastronomico.

Cristiano Capuano

Fotografie di: Ilaria Bovina, Cristiano Capuano, Cristian Cavicchi, Anna Chinellato, Massimo Galli, Maura Iori, Benedetta Manzi, Rossana Messana, Debora Sale, Maddalena Sciarra, Vittoria Sichi, Stefano Tesi, Irene Topan, Manuela Toselli, Matteo Vegliante.

Assistente: Rossana Messana

Musica: The gold lining by Broke for free


Small Italy una serie di workshop, ispirati ai lavori di Martin Parr, alla scoperta delle più belle città italiane ogni giorno invase da turisti provenienti da tutto il mondo. Punto di partenza della nostra ricerca è stata e sarà lo studio del lavoro “Small World” pubblicato da Parr nel 1995, in cui ha raccontato con cinismo e ironia i vari aspetti del turismo di massa, fonte di enormi occasioni di guadagno, ma anche causa di degrado ambientale e culturale di tante destinazioni prese d’assalto da milioni di turisti.