TRA SACRO E PROFANO

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TRA SACRO E PROFANO – Workshop di Street Photography a Roma | 20-21 Febbraio 2016

Un workshop in giro per Roma, tra le sue bellissime strade e la sua infinita storia.

Roma, città di Papi e Presidenti, città carica di mille contrasti e contraddizioni.

Roma, città di arte, bellezza e spiritualità con la sua natura a cavallo tra diavolo e acqua santa, tra sacro e profano. Roma, città invasa ogni giorno da migliaia di turisti e pellegrini. Dal Colosseo a San Pietro, dal Pantheon al Circo Massimo abbiamo cercato di cogliere qualche istantanea di questa affascinante e complicata città. Abbiamo cercato di raccontare la sua quotidiana “invasione” spinta da un turismo di massa che abbraccia sia la sua anima sacra che quella profana.

Sembra impossibile che Campo de’ Fiori, la stessa piazza ora un tripudio di colori e culture, possa nel passato esser stata palcoscenico di feroci esecuzioni. Solo la statua di Giordano Bruno potrebbe portarne alla memoria il ricordo. E mentre giriamo tra i banchi è evidente come ormai il cuore di Roma abbia accolto il melting pot di culture nelle attività commerciali di tutti i giorni.

È quasi una sfida trovare commercianti romani ai banchi dove man mano sfilano i turisti, invitati a comprare prodotti sbandierati nel loro made in Italy che poco ci ricordano della Roma popolare.

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Procediamo per Piazza Navona e Pantheon, il cuore della Roma turistica.

Un fiorire di bandierine e ombrellini delle guide turistiche, dei gruppi accompagnati, di studenti stranieri e di romani. Siamo incantati pure noi dai ritratti e dalle caricature degli artisti di strada, che hanno reso famosa piazza Navona nell’immaginario collettivo, e dal contrasto tra la maestosità paradossalmente discreta e silenziosa della chiesa del Pantheon e il passaggio continuo di turisti e la vivacità della piazza che la ospita.

Giriamo per i vicoli del Ghetto ebraico, il più antico del mondo, ammirando la particolare architettura urbana. I negozi sono per lo più chiusi e solo allora ci ricordiamo dello Shabat, la festa del riposo osservata ogni sabato dagli ebrei. Passando per il ponte dell’Isola Tiberina arriviamo a Trastevere, il cuore popolare di Roma, dove ancora tutto sembra essersi fermato nel tempo, dove piazze e strade sono vissute dalla mattina alla sera. Dai negozi ai locali, tutto si svolge per strada, nel dolce passeggiare di turisti e romani, che animano il quartiere tra un assaggio della cucina tipica, all’acquisto di pezzi di artigianato, al sorseggiare di un bicchiere di vino, al posare per un artista di strada.

La nostra ultima tappa a via della Conciliazione. Mentre la percorriamo, affiancandoci ai primi pellegrini, sarà suggestione ma l’atmosfera sembra ovattarsi e lasciar lontani i rumori della città. Arriviamo in piazza San Pietro, dopo aver superato scrupolosissimi controlli, animati da una spinta diversa da quella che ispira l’animo dei pellegrini, eppure ognuno di noi viene rapito dalle loro storie e dal loro essere uniti tutti da un filo invisibile. Poi, allo scoccare del mezzogiorno esatto, un silenzio improvviso e irreale, l’affacciarsi del Papa al famoso balcone, probabilmente il più fotografato al mondo, e capisci cos’è che li unisce: lo spirito della fede, che non discrimina nessuno, che non bada a etnie, colori di pelle, lingue e provenienze.

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Una fede che sembra partire dal credo religioso e prender corpo nel carisma di un Papa sicuramente diverso dai suoi predecessori. Non c’è un volto che non sia puntato verso l’alto, a guardare con occhi illuminati il puntino bianco in lontananza con telefonini e macchine fotografiche alla mano, la cui voce si propaga dagli altoparlanti creando un clima di pace suggestiva. Gli unici voltati di spalle siamo noi che rapiamo con lo scatto gli sguardi rapiti e i “social pellegrini” che pure in Vaticano non possono perdere l’occasione per un selfie con in lontananza il Papa al balcone.

Veronica Molese

Fotografie di: Marisa Bonetti, Andrea Chierici, Katia Conti, Marco Mastroianni, Luisa Maurizzi, Veronica Molese, Patrizia Neri, Gemma Romano, Valentina Roversi, Mara Scampoli, Luca Scialpi.

Assistenti: Martina Giordani, Gemma Romano.

Musiche: NotDrunk by The Joy Drops & Friendly Day by Kevin MacLeod.