MARANHÃO EXPRESS
Conoscere per fotografare, fotografare per conoscere. Questa apparente contraddizione di termini riassume, credo, il senso del corso di fotografia sociale. Quei quindici giorni passati nel Nordeste brasiliano tra gli esclusi all’accesso al diritto della terra sulla quale da sempre lavorano, è stato un viaggio di conoscenza. Due cose ho appreso. La prima, essenziale, è che per scattare fotografie sociali, devi prima imparare a conoscere le persone, le loro aspirazioni e i loro problemi. Devi entrare in relazione, devi parlarci, apprendere la loro storia. Solo così potrai cogliere nei loro volti, nei loro gesti, nell’intimità della loro case e delle vita quotidiana qualcosa che valga la pena di essere fotografato.
Durante quei giorni siamo stati facilitati dalla disponibilità dimostrata dalle persone incontrate. Ci hanno spalancato le porte di casa e quelle del cuore, raccontandoci le ragioni della lotta e la determinazione nel portarla avanti. Nel nostro viaggio fotografico abbiamo visto le situazioni diverse che costituiscono il processo di riforma agraria, la ridistribuzione della terra, l’obiettivo ambito dal Movimento dei Sem terra. Una risposta concreta ad un problema di sopravvivenza di persone, la cui causa diretta è la concentrazione della terra in poche avide mani a fronte di una diffusa miseria. Un processo di ridistribuzione che passa attraverso una dura lotta, che si basa sulla volontà e la determinazione dei contadini. Nel corso di fotografia abbiamo avuto la fortuna di vedere le tappe di questo percorso.
La seconda cosa che ho imparato nel corso, sono gli elementi base per scattare una bella fotografia. Perché se l’interazione sociale è fondamentale, altrettanto lo sono gli strumenti per fare della fotografia un quadro completo. Poter gestire con padronanza il mezzo, e soprattutto riuscire ad immaginare la fotografia ancor prima di scattarla, sono elementi essenziali per poter scattare una bella immagine. Non so se siamo riusciti, voi potrete giudicare. Ci abbiamo provato. Ed è stato bello, molto bello.
Francesco Bonsaver
Workshop organizzato in collaborazione con l’Arci e il Movimento Sem Terra
Fotografie di: Francesco Bonsaver, Simona Colucci, Mina Navarrino, Andrea Pugiotto.