INTORNO AL MONDO (da casa)3

Workshop di reportage online con Giulio Di Meo

11/18/25 maggio – 01/08 giugno 2021

 

“Per me la fotografia di reportage ha bisogno di un occhio, di un dito e di due gambe.”

Henri Cartier Bresson

 

Un terrazzo sui tetti di Roma. E’ la casa dove abito e, da marzo 2020, è diventato il mio mondo.

Ma non solo il mio. E’ un terrazzo dove scopro una vita piena di fermento. Attività che davo per scontato e che, forse, non avevo guardato con sufficiente attenzione. Adesso assumono un’altra dimensione. E’ vita, è condivisione.

Un libro di foto ritrovato in un baule e quasi dimenticato. La pandemia, e il confinamento, hanno fatto riemergere vecchie storie. La voglia di ricordare e di fare collegamenti. Eccomi allora a ripercorrere quei momenti, a rallentare e riannodare fili di storia.

La chiesa vicino a casa. Quante volte le sono passata accanto. Sempre di fretta, degnandole a malapena uno sguardo di sfuggita. Ecco. Ora la voglia di entrare di scoprirla e conoscerla e conoscere chi invece la frequenta.

Un piccolo villaggio sull’Appennino. E Stefano che ha fatto una scelta di vita poco convenzionale ma che improvvisamente ci riporta a valori veri, fondamentali. Una vita fatta di gesti semplici, arcaici e che oggi, più che mai, assumono un valore inestimabile.

Quelle piccole passeggiate, permesse durante il lockdown, mi hanno fatto scoprire, vicino a casa, la realtà dei giostrai. Anche loro sono costretti all’inattività e quest’anno anziché allestire il tradizionale parco autunnale, nello spiazzo del Parco del Castello a Legnano, stanno lì e aspettano di poter ripartir, riscoprendo un’insolita stanzialità.

San Donato a Bologna, il mio quartiere. Ci abito ma scopro di conoscerlo poco. La pandemia mi “obbliga” finalmente a guardarlo e scopro quanta umanità e varietà lo abita. Percorrerlo con la macchina fotografica mi permette di fermarmi, di avvicinarmi, di vedere con occhi nuovi l’universo dove vivo.

E ancora Bologna con le sue Staffette Solidali, organizzate da Laboratorio Salute Popolare e Làbas, con l’obiettivo di distribuire cibo, coperte e bevande calde alle persone che vivono in strada, offrire loro assistenza sanitaria e creare un primo punto di ascolto per i loro bisogni.

San Leonardo è una zona periferica di Parma, di confine e transitoria. Piena di contrasti, con orti, ruscelli, case e costruzioni inattese ma soprattutto persone che vivono in questa natura dove c’è un filo conduttore verde.

Il corso “Intorno al mondo (da casa)3” si potrebbe riassumere così.

Ma ci sarebbe ancora tanto da dire… un’esperienza che ha stimolato i partecipanti a raccontare le realtà più prossime, quelle costantemente sotto i nostri occhi, spesso ignorate o date per scontate. Quante volte abbiamo aspettato mete lontane, momenti particolari per tirare fuori l’apparecchio fotografico e provare a “fermare” quell’attimo che consideriamo la “bella fotografia”?

Cartier Bresson diceva che lui si obbligava a scattare ogni giorno almeno una fotografia, che non usciva mai senza la macchina fotografica anche quando era a casa e tutti, credo, apprezziamo le sue foto che ci raccontano anche la quotidianità.

Ecco forse questo periodo, obbligandoci a questa chiusura, e questo workshop ci hanno permesso di (ri)scoprire il vicino (non solo come persona ma nel senso di tutto quello che ci sta attorno).

Non siamo certo Henri Cartier Bresson ma questo percorso ci ha permesso di provare a costruire storie, ci ha permesso di incontrarci stando lontani e ci ha fatto provare a rispondere a: cosa, dove, quando, perché.

Patrizio Broggi

Fotografie di: Matteo Bergami, Patrizio Broggi, Nico Farnese, Marcella Mastrorocco, Rossana Messana, Laura Misuraca, Doralice Renzi, Elisabetta Tivoli.