Non si tratta di fare l’anarchia oggi, o domani o tra dieci secoli; ma di camminare verso l’anarchia oggi, domani e sempre.
Errico Malatesta
Ad Atene c’è un quartiere dove i muri parlano. Dovunque ti giri, trovi scritte, manifesti e graffiti. Quasi ogni spazio disponibile è coperto. Alcuni segni sono minuscoli, altri così grandi che riempiono un palazzo. Servono per parlare a tutti. Per fare arrivare messaggi di libertà, di protesta, di uguaglianza sociale a chiunque, senza distinzione, anche a chi vorrebbe non vedere.
Ad Atene c’è un quartiere dove le idee viaggiano veloci. Sono una miriade le librerie, le piccole case editrici, le associazioni, i luoghi d’incontro per intellettuali e per artisti di ogni foggia. Le vie e le piazze brulicano di locali. È facile trovare qualcuno con cui sedersi a discutere tra una birra e un buon caffè. È sempre da queste strade che sono partiti i movimenti contro le derive autoritarie prese dallo Stato. Dal Politecnico Universitario, baluardo contro la dittatura dei colonnelli nel 1974, fino alle manifestazioni, agli scioperi e agli scontri degli anni più recenti, come reazione alle gravi misure di austerity imposte dalla Troika europea alla Grecia.
Ad Atene c’è un quartiere che ha una squadra nel cuore: l’Asteras Exarchion. È una squadra senza soldi, senza sponsor e senza barriere tra le gradinate, perché così dovrebbe essere lo sport. Serve per rappresentare lo spirito ribelle e tenace della gente che vive qui, anche al di fuori del perimetro pattugliato dalla polizia.
Una collina del quartiere domina tutta la città. È come un faro per chi ha ancora voglia di resistere.
Il quartiere si chiama Exarchia e noi siamo andati a incontrarlo. Exarchia da vicino.
Paolo Meneghini
Fotografie di: Jamila Baroni, Giorgio Christakis, Paola Dentifrigi, Valeria Ferraro, Eugenio Gianotti, Pierfrancesco Lafratta, Paolo Meneghini, Rossana Messana, Tatiana Moroni, Ilaria Sperandio.
Assistenti: Cosimo Calabrese, Martina Giordani, Walesa Porcellato.
Workshop organizzato in collaborazione con il Collettivo Fotosocial e con Witness Journal Masterclass.