SULLE ORME DEL “CHE”

­Workshop di fotografia sociale in Bolivia con Giulio Di Meo in collaborazione con Arci

05 | 16 Ottobre 2017 

Il 9 ottobre di cinquant’anni fa, sulle montagne del sud-est boliviano, veniva catturato e ucciso Ernesto Che Guevara. Con lui però non è morto il desiderio di un mondo giusto e solidale. Ecco perché l’ARCI ha deciso di organizzare un workshop di fotografia per ripercorrere i luoghi che hanno visto il passaggio del Che e dei suoi guerriglieri in Bolivia.

Dal 2007 l’ARCI e la sua ONG (ARCS) promuovono e organizzano dei workshop di reportage, tenuti dal fotografo Giulio Di Meo, con l’obiettivo di avvicinare giovani italiani a determinate realtà e problematiche attraverso la fotografia sociale.

Date del workshop: 05 | 16 Ottobre 2017                                                                                                                                                                                          (Le date indicate per le partenze e il ritorno potrebbero subire lievi variazioni e saranno confermate soltanto dopo l’acquisto dei biglietti aerei. La disponibilità dei voli, infatti, può causare l’anticipo o il posticipo della partenza del workshop di 2/3 giorni rispetto alla data indicata. Ad ogni modo lo staff rimarrà in contatto diretto con i partecipanti in modo da poter soddisfare le esigenze di tutto il gruppo)

Luogo: Bolivia: Santa Cruz, Samaipata, Vallegrande, La Higuera, Cochabamba.

Foto di Giulio Di Meo

Programma: Il 7 ottobre 1967, nell’ultima pagina del “Diario”, Guevara scrive: “Si compiono undici mesi dall’inaugurazione della guerriglia. Giornata senza complicazioni, bucolica… ci rendiamo conto che siamo a circa una lega da Higuera“. Il giorno dopo, presso la Quebrada del Yuro, il gruppo di guerriglieri vengono sorpresi da cinque battaglioni di ranger. Sei muoiono nello scontro, otto riescono a fuggire, tre sono fatti prigionieri. Tra loro, ferito, c’è lo stesso Guevara, che rivela la sua identità e viene trasportato nel villaggio di La Higuera, distante otto chilometri. Guevara fu assassinato il 9 ottobre su decisione del presidente boliviano Barrientos e dei funzionari dei servizi segreti americani. Si chiudono in questo modo trentanove anni vissuti intensamente. A La Higuera fa capolinea la sua storia ma non le battaglie e i sogni che ci ha lasciato in eredità.

Durante questo workshop i partecipanti avranno la possibilità di imprimere in fotogrammi la memoria del passato e la bellezza di luoghi e persone del presente. Percorreremo le strade e visiteremo i luoghi legati alla figura di Guevara: Vallegrande, Quebrada del Yuro, il villaggio di La Higuera, dove parteciperemo alla serata di commemorazione in ricordo del “Che”. Il corso sarà anche l’occasione per conoscere comunità e attivisti locali, come Oscar Olivera, ex sindacalista metalmeccanico diventato un’icona dei movimenti No Global dopo essere stato portavoce della popolazione di Cochabamba nella cosiddetta “guerra dell’acqua” contro le privatizzazioni nel settore idrico. Una vera guerra con morti e feriti conclusasi con la prima vittoria di un popolo contro una multinazionale, la statunitense Betchel, che con i fondi del F.M.I. ha avuto la gestione della rete idrico-fognaria della città per 100 anni. Con Oscar conosceremo la città di Cochabamba e alcuni progetti sociali portati avanti con il tessuto comunitario.

Il workshop sarà tenuto da Giulio Di Meo, fotografo professionista con una lunga esperienza di formazione e reportage sociale in Italia e in diverse aree del mondo, in particolare in Centro e Sud America. Il gruppo sarà accompagnato anche da Ugo Zamburru, rappresentante di Arci Torino e profondo conoscitore dei movimenti sociali sudamericani.

Ogni giorno scatteremo istantanee per raccontare i luoghi del “Che” e la vita quotidiana delle persone che incontreremo lungo il cammino, cercando di comprendere le problematiche sociali e ambientali che colpiscono queste comunità. Tutte le sere si farà l’editing del lavoro degli studenti, con discussione e confronto tra le varie foto. Ogni giorno saranno selezionate immagini significative che andranno a formare il lavoro collettivo finale, che rappresenterà il racconto dell’esperienza e del viaggio vissuto.

Foto di Giulio Di Meo

Costo del workshop: La quota di partecipazione è di 2.500 euro. Comprende viaggio, vitto e alloggio, assicurazione e spostamenti interni e ogni altro costo relativo alla realizzazione del corso in loco.

Per iscriversi al workshop o avere informazioni: campidilavoro@arci.it, info@giuliodimeo.it

ARCS – Arci Culture Solidali

ARCS è l’ONG del sistema ARCI. Nasce nel 1985 con l’obiettivo di perseguire, nell’ambito della solidarietà, della cooperazione e del volontariato internazionale, l’affermazione del processo di partecipazione democratica attiva delle cittadine e dei cittadini, attraverso la promozione di tutte le forme di aggregazione e associazionismo civile, per un mondo di diritti globali e di pace, più giusto e socialmente sostenibile. ARCS organizza ogni anno campi di lavoro allo scopo di promuovere le relazioni tra i membri dell’associazione e i beneficiari dei progetti ARCS all’estero.