WORKSHOP DI FOTOGRAFIA SOCIALE IN SICILIA | Giu. 2025

SULLE TRACCE DI DANILO DOLCI: NEI LUOGHI DELLA RESISTENZA ALLA MAFIA

Workshop di fotografia sociale in Sicilia con Giulio Di Meo
28/29/30 giugno-01 luglio 2025 | Trappeto (Pa)

Un workshop di fotografia documentaria per esplorare la memoria storica della resistenza alla mafia e il messaggio di Danilo Dolci, educatore e attivista della nonviolenza, ancora oggi più che mai attuale. Un’immersione di quattro giorni in alcuni luoghi simbolo della Sicilia – Trappeto, Cinisi, Partinico, Gibellina, Poggioreale antica, Santa Ninfa – teatri di lotta, cambiamento e speranza. L’obiettivo sarà raccontare, attraverso il linguaggio fotografico, la forza della memoria collettiva, i processi di resistenza sociale e civile, e l’eredità lasciata da chi ha combattuto contro l’oppressione mafiosa. Il workshop sarà arricchito da incontri con attivisti, amici e familiari di Danilo Dolci e Peppino Impastato, testimoni diretti di un impegno che continua a ispirare nuove generazioni. Un’occasione per trasformare la fotografia in uno strumento di narrazione e testimonianza attraverso immagini capaci di dare voce a storie di coraggio e cambiamento. Il workshop offrirà anche l’opportunità di partecipare, conoscere e documentare il festival “Palpitare di Nessi”, giunto alla sua seconda edizione e dedicato alla figura di Danilo. Un’occasione per approfondire la sua opera, il suo pensiero e le sue azioni, contribuendo al recupero del Borgo di Dio.

Date del workshop: 28/29/30 giugno-01 luglio 2025

In collaborazione con: Società Borgo Danilo Dolci


Programma e date del workshop:

Sabato 28 giugno – Borgo di Dio e il Festival Palpitare di Nessi

Mattina: Introduzione alla fotografia documentaria e sociale come mezzo per raccontare storie di resistenza e di speranza e sul ruolo del fotografo come testimone. Focus su come costruire storie attraverso le immagini.

Pomeriggio: Borgo di Dio e il Festival «Palpitare di Nessi»: concerto “Fra duri scogli” e spettacolo “La passione di Stracci” con Gigi Borruso.

Sera: Sessione di revisione delle fotografie scattate durante la prima giornata. Discussione e feedback collettivi.


Domenica 29 giugno – Trappeto e Partinico: i luoghi di Danilo

Mattina: Visita a Trappeto e Partinico, dove la diga e la strada dello sciopero alla rovescia raccontano la sua lotta per la giustizia sociale.

Pomeriggio: Festival «Palpitare di Nessi»: Mimmo Cuticchio e i Pupi siciliani “Infanzia di Orlando” e spettacolo teatrale “Abisso” con Davide Enia.

Sera: Sessione di revisione delle fotografie scattate durante la seconda giornata. Discussione e feedback collettivi.


Lunedì 30 giugno – Cinisi e Terrasini: i luoghi di Peppino

Mattina: Visita a Cinisi, al centro storico, al casolare dove fu assassinato Peppino Impastato, a Casa Memoria e a Terrasini, dove risuonava la voce di Radio Out.

Pomeriggio: Visita a Terrasini: da Radio Out al mare.

Sera: Sessione di revisione delle fotografie scattate durante la terza giornata. Discussione e feedback collettivi.


Martedì 01 luglio – Gibellina e Santa Ninfa: i luoghi della ricostruzione e della lotta

Mattina: Visita a Gibellina, simbolo di resistenza culturale dopo il terremoto del 1968, e a Santa Ninfa, emblema di ricostruzione e lotta sociale. Quest’ultima fu al centro della rinascita del Belice, sostenuta dall’impegno di Danilo Dolci per giustizia e sviluppo sostenibile.

Pomeriggio: Visita al Cretto di Burri, un’imponente opera di land art che ricopre le macerie di Gibellina Vecchia e al paese fantasma di Poggioreale Antica, dove è ancora possibile percepire la tragedia del terremoto.

Sera: Sessione finale di editing: Come selezionare e montare le immagini per creare un reportage fotografico


Danilo Dolci

Danilo Dolci (1924-1997) è stato un sociologo, educatore, attivista e poeta italiano, noto per il suo impegno nella lotta contro la povertà e la mafia in Sicilia. Influenzato dal pensiero di Gandhi, ha adottato metodi di resistenza non violenta, organizzando scioperi alla rovescia e pratiche di sviluppo comunitario. Negli anni ’50 si trasferì a Trappeto e Partinico, dove promosse iniziative per il riscatto sociale delle fasce più deboli. Fondò il Centro Studi e Iniziative per la Piena Occupazione, lavorando per il miglioramento delle condizioni economiche e culturali del Sud Italia. Le sue battaglie lo portarono a scontrarsi con le autorità, subendo processi e arresti. Attraverso il dialogo e la partecipazione attiva, denunciò il clientelismo e l’omertà. Scrisse numerosi saggi e poesie, tra cui Banditi a Partinico (1955), per sensibilizzare l’opinione pubblica. Il suo lavoro ispirò movimenti per la giustizia sociale e l’educazione popolare. Vinse il Premio Lenin per la pace nel 1957. La sua eredità è ancora oggi un modello di impegno civile e trasformazione sociale.

Borgo di Dio

Il Borgo di Dio a Trappeto è stato un centro di sperimentazione sociale e culturale fondato da Danilo Dolci negli anni ’50. Nato come luogo di aggregazione e formazione per le comunità emarginate della Sicilia occidentale, il borgo ospitava attività educative, incontri e laboratori per favorire il riscatto sociale attraverso la partecipazione attiva. Qui Dolci e i suoi collaboratori promossero azioni di sviluppo comunitario, iniziative contro la povertà e l’oppressione mafiosa, seminari con personalità nazionali e internazionali, tra cui Elio Vittorini, Ernesto Treccani, Eric Fromm, Paulo Freire. Negli anni, il Borgo di Dio è andato incontro a un progressivo abbandono, ma oggi si è avviato un percorso partecipato di recupero e di rigenerazione promosso dalla Società Borgo Danilo Dolci. Si lavora per trasformarlo nuovamente in un centro di memoria e formazione, affinché l’eredità di Dolci continui a ispirare nuove pratiche di cittadinanza attiva e resistenza civile.

Foto: Archivio Centro Sviluppo Creativo “D. Dolci”

La fotografia documentaria: La fotografia documentaria è uno strumento straordinario per raccontare storie e alimentare la memoria collettiva. In questo contesto, il fotografo non è semplicemente un osservatore, ma un testimone e un narratore, che restituisce visibilità alle esperienze di resistenza e speranza che animano le comunità. Le immagini diventano mezzo per preservare la memoria e per sensibilizzare le coscienze, affinché la storia non venga mai cancellata e continui a ispirare cambiamento.

Destinatari: Fotografi amatoriali e professionisti, studenti, appassionati di fotografia documentaria, attivisti, e chiunque desideri esplorare la memoria storica e culturale della Sicilia attraverso la fotografia.

Prodotti finali: pubblicazione delle foto degli studenti sul sito del fotografo e realizzazione di un prodotto multimediale del lavoro collettivo.

Costo del workshop: 300 €

Iscrizioni: Per iscriversi o avere informazioni scrivere all’indirizzo: info@giuliodimeo.it 

Foto: Archivio Centro Sviluppo Creativo “D. Dolci”