Libro: Il mio campo libero

Un volume che attraverso le fotografie di Giulio Di Meo e i testi di Marco Sotgiu vuole raccontare le attività dei volontari dello Spi-Cgil Emilia-Romagna e per promuovere le buone pratiche legate all’antimafia sociale.

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Descrizione

IL MIO CAMPO LIBERO

“Il mio campo libero”, un libro di testimonianze visive e testuali sui campi della legalità organizzati da Arci e Libera, diventati negli anni occasione per promuovere la legalità e le buone pratiche legate all’antimafia sociale. Un volume che attraverso le fotografie di Giulio Di Meo, i testi di Marco Sotgiu e la prefazione di Rosy Bindi, vuole raccontare le attività dei volontari dello Spi-Cgil Emilia-Romagna, diventati protagonisti riconosciuti di un lavoro che mette insieme le generazioni in due momenti fondamentali: quello dell’affermazione della legalità, al Nord come al Sud, e quello del rapporto intergenerazionale; due questioni fondanti per la Cgil. Grazie ai campi della legalità migliaia di giovani, dal 2005, scelgono ogni estate di fare un’esperienza di impegno e di formazione sui terreni e sui beni confiscati alle mafie. L’obiettivo principale dei campi è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità democratica e sulla giustizia sociale, che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto.

Le immagini di Di Meo raccontano di diverse realtà legate all’antimafia sociale: dalla Sicilia con la “Cooperativa Lavoro e Non solo” che gestisce beni e coltiva terreni confiscati a Cosa Nostra tra Corleone, Monreale e Canicattì, favorendo l’inclusione sociale di soggetti in condizione di disagio e marginalità; alla Calabria dove il consorzio Macramè, insieme all’Arci, gestisce nelle splendido borgo di Pentedattilo, il bene confiscato di “Villa Placanica”, un terreno di circa 10ha con annessi una villa ed altri immobili, adibiti adesso con posti letto e spazi per la socialità, nel terreno ha invece sede un agrumeto. Fino alla Lombardia, perché la mafia, da anni, è arrivata anche al nord. Lecco è una delle città lombarde che ha vissuto sulla propria pelle il fenomeno dell’investimento mafioso, e proprio qui sono tante le realtà impegnate nella riqualificazione dei beni ottenuti dall’illegalità: come la pizzeria Fiore, il centro di aggregazione per anziani Il Giglio, realtà nata a Pescarenico in un ex pizzeria confiscata alla famiglia Coco Trovato. O ancora, Casa Chiaravalle, questa volta a Milano, dimensione molto interessante per le iniziative messe in campo dalla rete “Passpartout” a favore delle donne e dei nuclei familiari in difficoltà.
Di Meo dal 2007, insieme all’Arci, promuove anche workshop di fotografia legati ai campi della legalità, con l’obiettivo di avvicinare giovani italiani alle tematiche dell’antimafia sociale attraverso la fotografia.

AUTORI

Foto di: Giulio Di Meo

Introduzione di: Rosy Bindi

Testi di: Marco Sotgiu e Patrizia Ghiaroni

Editore: Spi-Cgil

 

INFO TECNICHE

Formato: 16,8 x 24 cm

Pagine: 62 pagine

Fotografie: 30

Carta: Patinata Opaca 150g

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La copertina del libro

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