INTORNO AL MONDO (da casa)

Workshop di fotogiornalismo con Giulio Di Meo

04/11/18/25 febbraio – 04/11 marzo 2021

 

“Io ho meraviglia del mondo intorno a me, nella stessa misura in cui ho meraviglia del mondo dentro di me”

Noemi Marcantonio

 

Oggi più che mai il bisogno di comunicare il senso di ciò che ci circonda, di ciò che accade intorno a noi, è vivo. La fotografia rappresenta una delle possibili risposte a questa richiesta, di questo abbiamo parlato durante il corso di reportage online, organizzato dal fotografo Giulio Di Meo, con la partecipazione dello scrittore Antonio Oleari. Una parte del corso è dedicata alla memoria storica della fotografia di ieri e oggi, scandita da momenti di confronto con gli allievi, attraverso un excursus di foto che raccontano la nascita e l’importanza di documentare la realtà; un’altra parte del corso è dedicata all’azione, in cui ogni allievo si è messo in gioco, provando a creare una narrazione attraverso le immagini.

I partecipanti hanno dato vita ai loro progetti, selezionando, fotografando, inventando direzioni possibili, percorrendo strade già note, imparando a incastrare, come le tessere di un puzzle, le varie immagini, cercando di dare un volto diverso ai legami, alle relazioni. Accomunati dalle stesse condizioni dovute alla pandemia, ogni allievo ha dato senso alle proprie idee, ha manifestato una grande volontà di voler raccontare, attraverso l’occhio dell’obiettivo, una piccola fetta del mondo in cui vive o che avuto la possibilità di conoscere.

La galleria di foto si apre con una denuncia “a cielo aperto” di un tema caldo come la crisi climatica, attraverso la lente del Guardian, uno dei quotidiani britannici più letti; per poi raggiungere le vite quotidiane di lavoratori italiani come Massimo, barbiere della provincia di Siena che sopravvive alle restrizioni, portando avanti con passione e con animo gentile il suo lavoro; come lui anche Gina, parrucchiera, che, con un sorriso che traspare dalla sua mascherina, dà un taglio sia alle chiome che alle difficoltà del momento.  Anche la musica ha dovuto abbassare il volume ma non la voglia di suonare, ed ecco che – nell’hinterland bolognese – la sua eco arriva dalle mura domestiche dove continuano a suonare gli artisti, dagli studi di produzione dove, in solitaria, si prosegue il lavoro a ritmo di BPM, fino alle pareti dei club musicali e dei teatri, vuoti, che sembrano reclamare il coro del pubblico. E in un mondo in cui i legami sono sviliti dal distanziamento e non solo, una storia proveniente da Venezia, racconta di una sola umanità che non vede differenze, che vuole vincere e abbattere le barriere delineate da una ingombrante suddivisione urbana e politica. Da Venezia a Modena, dai legami del microcosmo cittadino ai legami personali, quelli di sangue e di amore di una figlia nei confronti del proprio padre, attraverso una serie di immagini che raccontano scende di vita quotidiana del padre, momenti di condivisione con i suoi amici e la bicicletta come strumento di vita e di libertà. E c’è chi, come Maria, ha trovato il suo legame con la madre Terra, con la campagna in cui ha scelto di vivere e di costruire un piccolo regno autosufficiente, lontano dai rumori della città. Infine, superando i confini dell’Italia, siamo catapultati all’estero, si procede nel grande continente americano, a Tijuana, tra immigrazione e accoglienza, fino ad arrivare a San Miguel Los Lotes, in Guatemala, con le sue macerie e le ferite lasciate dall’eruzione e dall’impeto del Volcan de fuego; la galleria si conclude con un salto nella terra d’Africa, in Mauritania, tra colori e povertà.

Un mosaico di luoghi, esperienze, colori e penombre, oltre le limitazioni. Ecco la sfida del reportage.

Noemi Marcantonio

Fotografie di: Marioluca Bariona, Marco Ciari, Giovanna Dell’Acqua, Anna Del Monaco, Paola Dondoli, Noemi Marcantonio, Federica Mirto, Luisa Montagna, Saide Sala, Renato Viviani, Lucia Zullo