GENOVA 2001. GENOVA 2024.
La storia di Carlo e i giorni del G8 a ventitré anni di distanza

Workshop di fotografia sociale | Genova
19/20/21 luglio 2024


Ognuno di noi deve dare qualcosa, in modo che alcuni di noi non siano costretti a dare tutto.

A Carlo


Chi non ha memoria non ha futuro

Incontri, racconti, immagini, emozioni: questo è il workshop di fotografia sociale di Giulio Di Meo.

Genova, 19, 20 e 21 luglio 2024. Dopo 23 anni, ci siamo messi sulle tracce di quella che fu secondo Amnesty International «la più grave sospensione dei diritti democratici in Europa dopo la seconda guerra mondiale ». Occhi e cuori aperti, camminando in una città che non dimentica, per catturare attraverso l’obiettivo della macchina fotografica l’essenza della memoria del G8 del 2001 nelle frasi scritte sulle facciate degli edifici, nei murales, nelle targhe e nei volti di chi abbiamo incontrato.

C’è chi viene ogni anno e chi era presente per la prima volta. Chi conosce gli eventi nei minimi dettagli e chi si stupisce di fronte al racconto della Storia. Tutti accomunati dalla stessa emozione nel ricordo di Carlo Giuliani e delle vittime superstiti degli eventi di quei tragici giorni di cui si celebra l’anniversario. Un’esperienza intensa, arricchita dalle diverse iniziative organizzate durante queste tre giornate, che ha segnato ognuno di noi, rendendoci testimoni di una questione irrisolta, una verità che nessun’inchiesta ha mai portato alla luce.

Aggirarsi nei locali della scuola Diaz, restare in silenzio nella palestra dove dormivano decine di giovani ignari di quello che si stava preparando contro di loro. Ripercorrere quelle scale teatro di sanguinosi pestaggi da parte di agenti delle forze dell’ordine mai condannati. Ascoltare le parole di Lorenzo Guadagnucci, allora giovane giornalista del Resto del Carlino, che racconta, con ancora visibile emozione, quella terribile notte in cui fu brutalmente picchiato, lasciato con altri feriti ore a terra in un angolo della palestra e infine ricoverato all’ospedale dove scoprì di essere in stato di arresto. Soffermarsi in Piazza Gaetano Alimonda  (almeno per oggi Piazza Carlo Giuliani) dove terminò la giovane vita di un ragazzo che quel giorno avrebbe potuto andare al mare ma che, dopo la bella giornata di mobilitazione del giorno prima a favore dei diritti dei migranti, decise che avrebbe manifestato anche il 20 luglio unendosi alle migliaia di manifestanti che confluivano da ogni parte del mondo per dire ai “grandi della terra” che “un altro mondo è possibile”.

Incontrare Giuliano, il papà di Carlo, che, insieme a sua moglie Haidi, da allora, non ha smesso di lottare per sapere cosa davvero fosse successo quel giorno. Il processo è ormai stato archiviato malgrado tutti i dubbi rimasti nella ricostruzione dei fatti.

Il racconto di Elena, sorella di Carlo, che continua con dolore a “riavvolgere il film” di quelle giornate per portare la testimonianza che mantenga viva la memoria.

E poi di nuovo in Piazza Carlo Giuliani dove alle 17.27 del 20 luglio si ricorda il momento in cui Carlo fu raggiunto da un proiettile sparato (forse) dal carabiniere assolto per legittima difesa. Senza dimenticare le omissioni, gli inquinamenti e la costruzione di false prove da parte delle forze dell’ordine, come dimostrato in giudizio.

Nonostante tutto, la speranza e la fiducia nel prossimo sono palpabili: si percepiscono negli occhi, nelle parole, nei gesti dei presenti. E così sarà anche il giorno successivo, durante il torneo di calcio organizzato in onore di Carlo. Tre giornate di testimonianze, poesie, canzoni, abbracci e calci al pallone che superano la rabbia e il dolore di quei terribili giorni di ventitré anni fa.

Ventitré, come gli anni di Carlo. Se lui non è mai più andato al mare, centinaia e centinaia di persone  continueranno ad animare  quella piazza ogni anno, per portare avanti la lotta contro le ingiustizie di allora e di oggi, onorare la memoria di un ragazzo che sognava un mondo migliore e che la morte ha reso immortale. Perché Carlo vive.

Patrizio Broggi e Laura Trémoulet


Workshop organizzato in collaborazione con il Comitato Piazza Carlo Giuliani

Fotografie di: Marioluca Bariona, Patrizio Broggi, Giampietro Carli, Luca Greco, Chiara Maisano, Elisa Mapelli, Fabio Pelizzoli e Laura Trémoulet.

Musica: “Mira” from the album “Luna” composed by Tristan Blaskowitz – tristanblaskowitz.com

Audio: Vittorio Agnoletto, Fausto Bertinotti, Elena Giuliani e Lorenzo Guadagnucci.

Video tratti da: ProcessiG8Blob G8 Genova luglio 2001,G8 Genova, don Gallo il partigiano”, “Un Mondo diverso è possibile” – documentario collettivo del 2001, “Genova. 20 anni dopo. La storia di Lorenzo Guadagnucci”, “G8 Genova: lo stato ha torturato” di Michele Santoro.