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Exarchia, un quartiere del centro di Atene, è una realtà del tutto greca, che non ha subito drasticamente le sorti della crisi. Abbiamo scelto Exarchia perché non è un semplice quartiere, ma un pezzo di storia moderna all’interno di una metropoli storica classica. La notorietà del quartiere risale agli anni Settanta, quando al potere c’era il regime totalitario, ma in tempi più recenti il quartiere ha fatto ancora parlare di sé. Nel 2008 un ragazzo di 16 anni venne ucciso con un colpo di pistola sparato da un poliziotto. In reazione Exarchia mobilitò circa 200 mila persone per tre settimane di guerriglia, finendo su tutte le prime pagine d’Europa.

Il quartiere è diventato conosciuto nel mondo per via della grandissima presenza di militanti di sinistra, in particolare di anarchici e anarchiche, che ne hanno fatto una sorta di zona franca libera dalle influenze autoritarie dello Stato.

Questo quartiere ha da sempre svolto un ruolo significativo nella vita sociale e politica della Grecia, soprattutto dopo la costruzione del Politecnico Universitario, che ha attratto molti giovani studenti. Proprio le proteste degli studenti del Politecnico, iniziate il 14 novembre 1973, diedero il via alla rivolta contro la dittatura fascista dei colonnelli (1967-1974). Da allora il quartiere si è caratterizzato per l’attivismo artistico (numerose librerie, centri musicali, ecc.), sociale e politico.

Exarchia è anche una zona d’intensa attività libertaria, artistica e sociale che le autorità vorrebbero controllare o addirittura reprimere. Numerosi sono i caffè, le piccole case editrici, le librerie, e poi ancora drogherie, bazar, piccole attività artigianali, associazioni, ecc. Spesso la piazza centrale ospita concerti e opere teatrali messe in piedi da intellettuali, musicisti e artisti che frequentano o vivono nel quartiere.

Con l’avvento della crisi economica, politica e sociale, il quartiere è stato spesso centro nevralgico di manifestazioni, proteste e scontri con la polizia. Quando il governo greco, su imposizione del Fondo Monetario Internazionale, ha imposto alla popolazione una serie di misure restrittive per fronteggiare la crisi economica, ancora una volta Exarchia è stata in prima linea nelle rivolte e negli scioperi.

Fotografie di: Chiara Angiolini, Cosimo Calabrese, Barbara Gioga, Stefania Pastore, Laura Pezzenati, Christian Sandri, Camilla Scartozzi, Juan Setticasi, Rodolfo Slavich.

Assistenti: Martina Giordani, Walesa Porcellato, Nicola Sacco, Elisa Vettori.

Workshop organizzato in collaborazione con il Collettivo Fotosocial