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Agli inizi del secolo scorso il quartiere che si stava definendo al bivio fra corso Lodi e l’attuale via Don Bosco sembrava riflettere in pieno l’essenza dei disegni di Umberto Boccioni: luoghi di grande bellezza novecentesca, di “fumosa” vita di fabbrica e di tessuto sociale popolare.

Il quartiere di Brenta, poco conosciuto dagli stessi milanesi e quasi mai sotto i riflettori della cronaca cittadina, è caratterizzato da un’anima popolare e da un passato industriale che ne ha definito la morfologia e il tessuto sociale. La zona è delimitata a nord-ovest dallo scalo di Porta Romana, recentemente portato all’attenzione politica e mediatica grazie al grande progetto di riqualificazione degli scali ferroviari milanesi dismessi; a nord-est dal tracciato di corso Lodi (la via Emilia), e l’ex insediamento industriale del TIBB (Tecnomasio Italiano Brown Boveri); a sud dalla campagna nella quale hanno inizio i tracciamenti delle nuove strade che caratterizzano l’espansione urbana di Milano. È in questa complessità frutto della sovrapposizione di tessuti residenziali, industriali e spazi agricoli che si colloca il lavoro di ricerca e documentazione fotografica proposto dal workshop. La dismissione delle realtà industriali attive fine agli anni ’70 (Geloso, Motomeccanica, TLM) si è tradotta nella riappropriazione di alcuni di questi spazi che oggi ospitano numerose attività terziarie, artigianali e realtà associative operanti sul territorio.

Fotografie di: Davide Gasparinetti, Davide Gloria, Camilla Mallone, Marina Mussapi, Laura Pezzenati, Giulia Poggi, Paola Tarroni.

Docenti: Giulio Di Meo e Nicola Sacco.

Musiche: Feroce | Franco e la Repubblica dei mostri – Avventura n.5 | Fouronsix (Composta da Vincenzo Marino).

Workshop organizzato in collaborazione con l’Associazione Witness Journal.