“La fotografia di Giulio Di Meo: dal racconto all’indagine sociale”
14 giugno 2025 – Ore 16.30
Villa Soragna – Parco Nevicati, Via le Valli, 2 – Collecchio (Pr)
Sabato 14 giugno 2025, alle ore 16.30, presso la Villa Soragna di Collecchio, si terrà l’incontro “La fotografia di Giulio Di Meo: dal racconto all’indagine sociale”, evento conclusivo della mostra “Monte Sole: sui sentieri della Memoria”, ospitata negli spazi della Villa dal 2 giugno.
L’incontro sarà l’occasione per approfondire il percorso, il pensiero e i progetti di un autore che ha fatto della fotografia un atto di impegno civile e uno strumento di riflessione collettiva. La mostra “Sui sentieri della Memoria“, inserita nel programma delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione promosse da ANPI e Comune di Collecchio, ha condotto il pubblico in un cammino tra immagini e memoria, attraverso i luoghi simbolo della strage nazifascista del 1944 a Monte Sole. Gli scatti di Giulio Di Meo hanno guidato i visitatori lungo i “sentieri della memoria”, offrendo uno sguardo che va oltre la commemorazione: un’indagine visiva capace di interrogare il presente e riaffermare con forza i valori della Resistenza, della pace e della convivenza civile. La mostra si è arricchita anche di una sezione diffusa: fotografie in formato cartolina accompagnate da brevi testi esplicativi, che i visitatori hanno potuto staccare e portare con sé, trasformando l’esperienza espositiva in un gesto attivo di memoria condivisa.
Durante l’incontro del 14 giugno, Di Meo ripercorrerà i suoi principali progetti fotografici, raccontando il proprio approccio al fotogiornalismo e alla fotografia sociale. Dal libro-denuncia Pig Iron (2013), sulle devastazioni ambientali e sociali causate dalla multinazionale Vale in Brasile, alla raccolta di ritratti Sem Terra: 30 anni di storia, 30 anni di volti, dedicata al Movimento Sem Terra e nata per sostenere la Scuola Nazionale Florestan Fernandes. Dal volume Il deserto intorno (2015), che documenta la vita nei campi profughi Saharawi, ad Anticorpi Bolognesi (2020), intenso reportage sulla solidarietà spontanea emersa durante i mesi più duri della pandemia a Bologna. Fino ad arrivare al suo ultimo lavoro: Beyond Borders, un’opera fotografica che racconta l’intervento della ONG Patologi Oltre Frontiera nel Corno d’Africa, con un focus sulla sanità oncologica in contesti estremamente fragili. Un libro che intreccia fotografia documentaria e riflessione etica, arricchito dalla prefazione di Fausto Podavini e dai testi di Antonio Oleari e Vincenzo Stracca Pansa.
Come sottolinea Di Meo:
“Credo nelle immagini che documentano e che, al tempo stesso, diventano custodi della memoria; del passato, raccogliendo il testimone da chi non avrà più voce; del presente, mostrandoci quella geografia della vita umana che può avvicinarci all’altro e ai suoi bisogni”.
L’incontro sarà un viaggio tra parole e immagini, un’occasione per riscoprire la forza del linguaggio fotografico quando si fa ascolto, denuncia e partecipazione. Un’opportunità per conoscere da vicino il lavoro di un autore che, da sempre, sceglie di stare dalla parte dei diritti, della dignità e della memoria.
