MOVIMENTO SEM TERRA

Workshop di reportage negli stati del Ceará e del Rio Grande do Norte, Brasile

03-17 agosto 2017

Da quasi dieci anni l’Arcs organizza, con il fotografo Giulio Di Meo, dei workshop di reportage in Brasile volti a conoscere il Movimento Sem Terra, il movimento sociale più grande dell’America Latina che da oltre trent’anni lotta per conquistare la terra e la dignità per migliaia di brasiliani. Quest’anno l’esperienza assume ancora più importanza dato il momento delicato e turbolento che sta vivendo il Brasile. Anche il MST, preoccupato per il ritorno delle destre e dei poteri forti, sta partecipando al fronte che si oppone a quello che viene definito un vero e proprio golpe.

Dopo la prima e interessante esperienza dell’anno scorso nello stato del Ceará, quest’anno si è deciso di ritornarci non solo per conoscere il MST ma anche per approfondire le contraddizioni legate allo sviluppo dell’energia eolica, un’energia pulita che però sta portando a forti impatti socio-ambientali nelle comunità coinvolte.

Foto di Gemma Romano
Foto di Gemma Romano

Programma: Giunto alla sua nona edizione, questo workshop rappresenta un’esperienza di scambio consolidata tra l’Arci, il Movimento Sem Terra (MST) e il fotografo Giulio Di Meo. Il Ceará e il Rio Grande do Norte sono due stati situati nella regione nord-estina e si affacciano sulla costa Atlantica. Entrambi sono conosciuti per la capitale, Fortaleza e Natal, ma soprattutto per la bellezza del litorale e delle spiagge, che ogni anno accolgono moltissimi turisti. Il Ceará e il Rio Grande do Norte però non sono solo questo. Sono anche tra gli stati brasiliani dove il Movimento Sem Terra è più attivo e strutturato, sia per quanto riguarda le occupazioni di latifondi, sia per la loro efficiente organizzazione nel vivere quotidianamente e collettivamente.

Inoltre, la meravigliosa zona costiera che si estende nei due stati è stata travolta da grossi investimenti stranieri nell’energia eolica. In Brasile si sta investendo molto in fonti di energia rinnovabile, necessaria per ridurre le emissioni di carbonio e per produrre energia pulita al fine di cambiare l’attuale scenario ambientale. Purtroppo però, nel nord-est del Brasile, i luoghi e il modo in cui vengono portati avanti questi investimenti stanno portando a forti impatti socio-ambientali nei villaggi coinvolti. Spesso le pale eoliche vengono costruite sulle dune di sabbia, in Aree di Conservazione Permanente, dove i terreni sono molto fragili, causando problemi alle abitazioni, alle falde acquifere e più in generale all’ambiente naturale. L’impatto visivo e il rumore delle turbine (quando costruite in prossimità delle case) è un grosso problema anche per le zone turistiche. Molte comunità di pescatori non possono più accedere all’oceano, fonte primaria di sussistenza, in quanto la zona costiera viene privatizzata. Altra contraddizione è che le comunità coinvolte non traggono i benefici promessi dalle multinazionali e non hanno accesso a quest’energia “pulita”, destinata ad altre zone o comunque all’estero. Queste sono solo alcune delle contraddizioni e delle conseguenze degli investimenti eolici.

Foto di Aline Oliveira
Foto di Aline Oliveira

In tale contesto, molte sono le comunità che incredibilmente stanno riuscendo a resistere agli investimenti e molte quelle che sono in conflitto con il potere delle multinazionali. Molte altre invece sono state travolte dalla costruzione di pale eoliche, con forti impatti socio-ambientali.

Il programma prevede la visita di diversi accampamenti e assentamentos, dove i partecipanti saranno ospiti delle famiglie, in modo da avere una visione globale e ravvicinata di questo grande movimento sociale. Ogni giorno si girerà negli accampamenti e assentamentos per catturare “istantanee” della vita quotidiana dei Senza Terra, comunità che ha deciso di organizzarsi e resistere nella lotta per la riforma agraria. Solo camminando, solo entrando in case e baracche, è possibile stabilire un rapporto con loro, che poi si cercherà di imprimere sulla pellicola fotografica.

In questi villaggi cercheremo inoltre di comprendere le problematiche e gli impatti sociali e ambientali portati dai parchi eolici, visitando sia le comunità che resistono a questo tipo di investimenti sia quelle dove sono stati costruiti.

Tutte le sere si farà l’editing del lavoro degli studenti, con discussione e confronto tra le varie foto. Quindi, ogni giorno saranno selezionate immagini significative su cui si baserà la selezione finale. Alla fine del corso ogni partecipante dovrà raccontare, con una serie di immagini, la sua esperienza, il suo “reportage sociale” sul Movimento Sem Terra.

Foto di Francesca Di Pietro
Foto di Francesca Di Pietro

Date del workshop: 03-17 agosto 2017

Luogo: Ceará e Rio Grande do Norte, Brasile

Costo del workshop: La quota di partecipazione è di 2.800 euro e comprende viaggio, vitto e alloggio, assicurazione e spostamenti interni e ogni altro costo relativo alla realizzazione del corso in loco. Inoltre, la quota comprende un contributo al nostro partner locale, il Movimento Sem Terra, e una copia del libro fotografico “Sem Terra: 30 anni di storia, 30 anni di volti”.

Il Movimento Sem Terra: Il MST è un movimento di agricoltori e braccianti in lotta contro i grandi proprietari terrieri, che ha segnato in modo indelebile la storia recente del Brasile. I Sem Terra lottano per conquistarsi un posto, occupando i terreni lasciati incolti dai latifondisti, assenti ma disposti ad usare la forza per non perdere il loro diritto di proprietà. Una volta occupati i terreni, creano degli accampamenti e avviano pratiche legali per vedere riconosciuta la loro azione e ottenere la proprietà delle terre. Dopo un lungo periodo di pratiche giudiziarie e di continua resistenza alle intimidazioni, trasformano gli accampamenti in assentamentos e iniziano la spartizione delle terre. Il MST è il movimento sociale più grande dell’America Latina. Fin dalla sua creazione nei primi anni ’80 ha fatto pressione sul governo per far riconoscere queste terre a circa 150.000 famiglie. Oggi il movimento sostiene la lotta di oltre 57.000 famiglie che hanno occupato terre incolte in 23 stati. Inoltre, il MST controlla 1.000 scuole primarie nei loro assentamentos, dove 2.000 insegnanti lavorano con circa 50.000 bambini. Nonostante il grande lavoro e sacrificio, i contadini sono costretti a subire continue violenze da parte della polizia e dei latifondisti, che spesso si trasformano in veri e propri massacri.

Per iscriversi al workshop o avere informazioni: campidilavoro@arci.it, info@giuliodimeo.it

1 comment

  1. salve volevo sapere se fosse possibile fare workshop in brasile in marzo – aprile ?
    grazie Maria Cristina di Salle

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