Krasnodar, nome strano per un quartiere situato nella bassa pianura emiliana, nella città di Ferrara, sulle sponde del Po. Krasnodar, in effetti, è una città della Russia, fondata nel 1793 dai Cosacchi del Kuban’ con il nome di Ekaterinodar, ribattezzata nel dicembre 1920 con l’attuale nome. In russo la parola krasnij ha due significati: quello di rosso e quello di bello, splendido. L’attuale nome della città può significare sia dono splendido che dono rosso, dono dei rossi.

La città di Ferrara è gemellata con la città di Krasnodar e un suo quartiere ne porta il nome.

Proprio di questo quartiere, etichettato come pericoloso, luogo di spaccio e di delinquenza, ci siamo occupati durante il workshop. Zona della città spesso considerata in modo negativo, ma dove la vita di tutti i giorni è molto diversa da ciò che superficialmente si può pensare. Da viale Krasnodar alla zona della Rivana, siamo andati a scoprire le persone che vivono questi luoghi, abbiamo cercato di condividere qualche momento della loro vita giornaliera, le abbiamo fotografate per mostrare quella semplicità quotidiana che dimora a ogni latitudine, in ogni strada, legata al calore umano e non ai luoghi comuni.

Abbiamo cercato ciò che anima e arricchisce questo quartiere tra le attività del centro sociale, quelle della parrocchia, del centro di aggregazione giovanile, dell’associazione Viale K. Quest’ultima occupa un ruolo di primaria importanza nella vita del quartiere, dov’è nata nel lontano 1992 con lo scopo di accogliere ed aiutare i giovani della zona e rispondere in maniera organizzata e concreta alle varie situazioni di difficoltà e di disagio sociale. Oggi ha esteso la sua attenzione a tutte le persone emarginate, agli immigrati appena arrivati, ai detenuti in misura alternativa al carcere e a tutte quelle persone che versano in situazioni di povertà estrema. Basta allontanarsi un po’ dal centro, dallo shopping, dai turisti, dalle piazze dei festival e della musica, per scoprire realtà straordinarie di impegno e comunità.

Workshop organizzato in collaborazione il Fotoclub Ferrara

Fotografie di: Sandro Boccafogli, Sandro Chiozzi, Luca D’andria, Sandro Edelvais, Erik Ghedini, Dimitri Grubii, Anna Maria Mantovani, Marco Merighi, Lucia Messuti, Matilde Morselli, Stefania Ricci, Francesca Susca, Maurizio Tieghi, Ileana Tolu.

Assistente: Alessia Scarpa